Potete usare questo indirizzo per condividere pubblicamente il contenuto della newsletter su internet. Questo indirizzo è presente solo per le newsletter inviate, e sarà consultabile solo entro 180 giorni dall'invio.
Numero complessivo di email inviate per questa newsletter, che corrisponde al numero di destinatari selezionati al momento dell'invio.
Se appare la dicitura X da riprovare significa che il numero riportato di destinatari hanno segnalato un errore temporaneo non definitivo (bounce di tipo delay, tipicamente per problemi temporanei di rete o per particolari tecniche anti-spam), che prevede dei tentativi successivi di invio a intervalli predefiniti. In seguito a questi nuovi tentativi le email che non riporteranno errori saranno inserite tra le Consegnate, le email che segnaleranno errori definitivi (o che continueranno a segnalare dei delay per un numero eccessivo di volte) verranno inserite tra gli Errori
Numero di email che non sono state consegnate, in quanto è stato segnalato un errore di invio (bounce) dal server di invio oppure da quello di ricezione.
Potete verificare l'elenco di errori verificatosi, classificati per tipologia, nella tabella sottostante "Errori riscontrati".
Viene evidenziato il numero delle email dalle quali il relativo destinatario ha utilizzato il link per disiscriversi dal servizio.
Conteggio delle email che sono arrivate a destinazione. Il calcolo si basa sulla verifica degli indirizzi che non riportano alcun errore segnalato.
Questo dato indica una stima del numero complessivo di aperture effettuate, basandosi sulle interazioni rilevate con e senza apertura di immagini, o sui precaricamenti rilevati con e senza aperture. In questo modo si riesce ad ottenere una efficace approssimazione del numero di aperture effettivamente avvenuto, in particolare per newsletter inviate a un alto numeri di destinatari.
Numero di email che sono state sicuramente aperte dal destinatario, in quanto è stato rilevata una interazione con il contenuto (l'iscritto ha visualizzato le immagini, oppure ha cliccato su uno degli eventuali link tracciati).
Questo dato va considerato una sottostima dell'effettivo numero di aperture, in quanto iscritti che hanno letto la newsletter ma che non hanno avuto alcun comportamento attivo (non hanno visto le immagini, non hanno cliccato da nessuna parte) non possono essere conteggiati.
Da notare che i precaricamenti, se presenti, nascondono la rilevazione della visualizzazione delle immagini da parte dei destinatari, facendo calare sensibilmente il numero di aperture rilevate.
Numero di email nelle quali il destinatario ha seguito almeno uno dei link che si è deciso di tracciare in fase di creazione della newsletter.
Conteggio di quante volte una email è stata visualizzata comprensiva di immagini. Questo valore comprende sia le email per le quali è stato rilevato un tentativo da parte del programma di posta di mostrare le immagini, sia le richieste da parte del contatto di mostrare l'email su pagina web.
I precaricamenti sono esclusi da questo dato.
Un precaricamento avviene quando il programma di posta del destinatario ha caricato in anticipo il contenuto della newsletter, e tutte le sue immagini, invece di aspettare l'apertura da parte del destinatario.
Questo viene fatto in genere allo scopo di proteggere la privacy dell'utente, dal momento che in questo modo non è più possibile sapere con certezza se e quando il destinatario leggerà realmente la newsletter, a meno che contestualmente non faccia altre interazioni come cliccare su uno dei link tracciati: in questo caso l'apertura sarà rilevata (e quindi il destinatario verrà conteggiato anche tra le newsletter aperte).
Questo sistema è attivo nel programma di posta Apple Mail a partire da settembre 2021 (IOS 15).
Distribuzione oraria delle letture della newsletter. Per ogni contatto viene considerata solo la prima apertura (quindi tutte le letture successive alla prima non vengono mostrate).
Questa sezione mostra i dettagli riguardanti i clic effettuati dai contatti sui link che avete deciso di tracciare in fase di composizione newsletter.
Viene mostrata la tabelle contenente l'elenco dei link tracciati con i totali dei clic effettuati su ognuno (totale contatti che hanno cliccato e numero complessivo di clic effettuati), l'andamento orario dei clic complessivi e un grafico a torta per il confronto dei clic ricevuti da ogni link.
Questo è un link interno del servizio newsletter e non viene considerato un clic ai fini del conteggio mail cliccate o della categorizzazione del contatto
Numero di contatti che hanno cliccato sul link (a prescindere dal numero di clic che hanno fatto)
Numero complessivo di clic che sono stati fatti sul link
Il sistema cerca di classificare gli errori ricevuti dai server riceventi nei seguenti gruppi. I possibili errori sono in realtà migliaia e spesso sono estremamente generici e non forniscono la reale motivazione della mancata ricezione.
Il sistema disabilita automaticamente ed in maniera intelligente la spedizione verso gli indirizzi per i quali vengono riscontrati errori: a seconda del tipo di errore la disabilitazione può avvenire immediatamente (ad esempio una casella inesistente) oppure solo dopo un determinato numero di tentativi avvenuti nell'arco di qualche settimana (ad esempio per le caselle piene).
La disabilitazione di tali indirizzi è fondamentale poichè una tecnica molto utilizzata dai provider per riconoscere gli spammer è quella di contare quante email quel determinato mittente ha inviato a caselle inesistenti. A volte le caselle inesistenti dopo parecchio tempo di inutilizzo vengono trasformate (dai provider) in spam-trap, ovvero vere e proprie "trappole" per gli spammer: chi spedisce email a questi indirizzi viene così immediatamente classificato come spammer.
I server di posta utilizzano un codice di errore "standard" per segnalare che una casella non può accettare messaggi di posta perchè piena. Una caselle può essere piena perchè un utente non la controlla da un po'. Potrebbe semplicemente essere in vacanza e quindi tornare a funzionare nel giro di pochi giorni o settimane oppure potrebbe essere piena perchè abbandonata (caso più frequente, oggigiorno).
In questo gruppo ricadono tutti gli errori che sono chiaramente afferibili alla non esistenza della casella/indirizzo email selezionato e anche le caselle cosiddette "congelate", ovvero chiuse perchè non utilizzate per vari mesi (tecnica utilizzata da molti fornitori di caselle gratuite). L'invio verso questi indirizzi viene disabilitato immediatamente dal sistema così da evitare l'inserimento in blacklist.
Raccoglie una serie di errori classificati come generici perchè durante la consegna del messaggio il server destinatario ha segnalato un problema permanente non meglio specificato che non è stato possibile classificare nelle altre categorie. In questo gruppo ricadono frequentemente le consegne a caselle appartenenti a domini mai esistiti o a domini non più esistenti e/o configurati erroneamente.